Volontariato

Weekend formativo dei volontari VIDES Internazionale in partenza

Written by elisabetta

Weekend formativo dei volontari internazionali partenti,

Roma 23-24 aprile 2016

Le parole chiave di questo weekend romano di formazione sono state

valigia, gioia, pace, comunicazione, stile salesiano

Ma spieghiamo per ordine cosa hanno significato per i nuovi volontari del VIDES queste due giornate così ricche di contenuti e di emozioni intense. Il programma intensivo ha coinvolto tutte le suore della Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Roma, che hanno accolto con una gentilezza senza pari (e tanto buon cibo) un gruppo di ragazzi, provenienti da ogni parte di Italia per terminare un percorso importante, che li porterà a partire per le missioni che il VIDES ha sparse per il mondo. Guidati da Sr. Leonor Salazar, Elisabetta Murgia e Francesca Quartieri, abbiamo (sì, sono ufficialmente una volontaria anche io!) imparato un oceano di informazioni nuove. Che cosa ci portiamo, in definitiva, nella valigia del cuore in missione?

Portiamo la dolcezza e la chiarezza di Sr. Leonor, che ci aiuta sempre a definire i nostri obiettivi e ci ascolta come una madre: impariamo a sorridere sempre, a ringraziare ed essere grati, a non essere troppo invadenti e nemmeno indifferenti, a renderci conto che siamo qui per un motivo preciso. “Chi te lo fa fare?” è una domanda che ci siamo sentiti rivolgere parecchie volte: ecco che Sr. Leonor ci ha fatto riflettere sulla nostra motivazione, sul perché che muove la nostra impresa, spiegandoci teorie di studiosi come Victor Frankl e Snyder. I consigli pre-partenza di Sr. Leonor, uniti a quelli della lettera del fratello di Sr. Maria Grazia al figlio, ci guideranno;

portiamo in valigia l’appartenenza ad una nuova grande famiglia, quella del VIDES;

portiamo la consapevolezza di poter dare tanto concretamente anche dopo la missione, attraverso il sostegno a distanza e il nostro ruolo prezioso di testimoni sul campo nei progetti di sviluppo;

portiamo le testimonianze di ex-volontari che ci hanno emozionato e fatto brillare gli occhi dalla commozione (Francesca in Etiopia, Maria Rita in Repubblica Dominicana, Chiara in Messico, Roberta nelle Filippine, Antonella in India, Paolo in Messico);

portiamo i consigli di Daniela, che ci sosterrà nei momenti burocratici pre-partenza, e ci ha tranquillizzato sulle questioni più pratiche del viaggio (come l’assicurazione, i visti, le vaccinazioni);

portiamo i consigli per l’animazione di Sr. Pascaline, le idee sulla comunicazione e la fotografia della nostra ormai affezionata Patrizia Biagini e di Sr. Gabriella: ora sappiamo come sono interconnessi tra loro i concetti di comunicazione, educazione e interculturalità, come registrare i bei momenti che vivremo usando la tecnologia in modo intelligente e rispettoso, e sappiamo come sfruttare le poche risorse che avremo a disposizione per animare e giocare nel modo più creativo;

portiamo la consapevolezza che il diritto alla pace non è ancora ben definito, codificato e praticato, come ci ha spiegato in termini giuridici Sr. Misa. Inoltre, Elisabetta ci ha coinvolto nel tema dell’educazione ai diritti umani facendoci impersonare divertenti scenette a gruppi sulla violazione di essi in ogni continente;

portiamo (e cerchiamo di mettere in pratica) il sistema preventivo e lo stile educativo salesiano: Sr. Piera è stata bravissima nel raccontarci l’innovazione educativa ottocentesca di Don Bosco, che preferiva prevenire le problematiche sociali invece che reprimerle. Allo stesso modo noi cercheremo di fondare il nostro lavoro di educatori sulla fiducia nelle risorse di ogni persona e sulla ricerca del punto accessibile del bene di ogni bambino (cit. “Il volontario educatore cerca scintille di positivo negli altri!”). Abbiamo capito che è meglio porci come amici dei giovani, rimanendo noi stessi al 100%, cercando di essere sempre presenti e ottimisti in ogni tappa del nostro intervento.

In conclusione, questa nostra valigia del cuore è ora più gonfia e piena di informazioni, preparazione, amore ed entusiasmo. Allo stesso tempo l’abbiamo alleggerita di dubbi, paure e timori. Non posso dimenticare di ringraziare gli altri volontari, i miei compagni di percorso, con i quali si è creata un’affinità e un’amicizia che sono certa dureranno nel tempo. Quante persone meravigliose e quante sorprese dovrà ancora riservarci questo cammino verso la missione, un cammino che ci cambierà la vita. A chi partirà quest’anno, a chi l’anno prossimo, a chi comincerà la nuova formazione io dico:

Buon viaggio! Siamo tutti sulla strada giusta!

Valentina Chendi

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