Diritti umani

L`Empowerment dei giovani attraverso i Diritti Umani

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Ginevra (Svizzera). L’ufficio di diritti umani, l’IIMA (Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice) e il Vides Internazionale hanno promosso e realizzato lo scorso 11 marzo, nel Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra,  un side event da titolo “L’Empowerment dei giovani attraverso i Diritti Umani”. Il Side-Event organizzato insieme alla missione permanente dell’Uruguay, ha visto la co-sponsorizzazione di 25 missioni permanenti, oltre all’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani.

Il Side-Event ha avuto come obbiettivo quello di portare all’attenzione dei diversi Paesi, l’empowerment dei giovani. E sono stati proprio i giovani a prendere la parola per raccontare quanto le diverse esperienze fatte come protagonisti di cambiamento nelle realtà dove sono inseriti abbia cambiato loro la vita.
Tiago Luiz Queiroz Ferreira, 29 anni di Belo Horizonte, Brasile, Simon-Pierre Escudero, 23 anni, dalla Francia, Laura Catherine Barry, 26 anni dagli Stati Uniti e Johnny Buitrago Pais, 25 anni, della comunità indigena di Bribri Talamanca, Costa Rica, sono i giovani che hanno preso la parola, moderati dall’ambasciatore dell’Uruguay Laura Dupuy. Tutti con esperienza di volontariato nella loro terra e in Altri paesi, tutti impegnati nel lavoro a favore del potenziamento delle risorse dei giovani.
Negli interventi hanno raccontato come la possibilità di lavorare con bambini nel campo dell’educazione, della salute, della prevenzione e della difesa delle proprie origini culturali abbia fatto crescere in loro la consapevolezza dell’importanza del protagonismo giovanile e della necessità di trovare spazio per esprimersi e mettere a frutto le proprie potenzialità.

Oltre ai giovani hanno poi preso la parola due esperti che hanno commentato e lasciato degli interrogativi alla comunità internazionale riguardo le problematiche espresse. Jorge Cardona, del comitato per la Convenzione dei diritti dei bambini, e per la Regione Ibero-Americana dei diritti dei giovani, ha preso spunto da quanto ascoltato, e ha fatto un resoconto di quanto fatto dai diversi Paesi del mondo e di quanto ancora si può fare. Imma Guerras Delgado, dell’OHCHR, advisor per i Diritti dei Bambini presso l’OHCHR, ha rilanciato l’importanza di una riflessione che parta dal fare in modo che diversi diritti già sanciti dalle diverse Nazioni siano poi effettivamente attuati.

Molto interessante è stato il momento del dibattito. Molti rappresentati di diverse Nazioni (Austria, Italia, Marocco, Palestina, Burkina Faso, Maldive, Tunisia, Costa Rica, Paraguay, Uruguay) hanno preso la parola, mostrando il loro apprezzamento per la tematica e per gli interventi ascoltati, accogliendo l’invito a porre al centro degli interessi dei singoli Paesi i Giovani, in sintonia con quanto espresso dal segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-mono, che ha scelto i giovani come priorità del suo secondo mandato.

Articolo da: http://www.cgfmanet.org/21.aspx?Lingua=1&sez=21&sotSez=1&detSotSez=1&doc=864

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