Diritti umani Vita associativa

Girls with no name – Side Event – Ginevra 22 giugno 2018

Written by francesca

Dal 18 giugno al 6 luglio si sta svolgendo presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra la 38°  Sessione sui Diritti Umani. I temi affrontati dal Consiglio ogni giorno riguardano la : “Promotion and protection of all human rights, civil, political, economic, social and cultural rights, including the right to development” (Promozione e protezione di tutti i diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali, includendo il diritto allo sviluppo).
In particolare, in questa sessione le tematiche affrontate sono: la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e l’identità di genere; la libertà di associazione, assemblea ed espressione; i diritti delle donne e l’emergenza di contrastare forme contemporanee di glorificazione di neo-nazismi che alimentano fenomeni di razzismo, discriminazione razziale e xenofobia. Oltre a questo Si sottolinea il tema il tema delle crescenti intimidazioni e rappresaglie nei confronti di chi richiede la collaborazione delle Nazioni Unite e la tutela dei diritti umani.
La 38a sessione  si è aperta il lunedì 18 Giugno con i saluti dell’Ambasciatore Vojislav Suc della Slovenia, Presidente del Consiglio dei Diritti Umani, seguiti dalla relazione sulla situazione dei diritti umani nel mondo e sulle attività del ufficio dell’Alto Commissario dei Diritti Umani.
La giornata del 22 giugno è stata una giornata molto importante per noi in quanto,  In quanto IIMA, Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice, il VIDES Internazionale, il centro Don Bosco Fambul della Sierra Leone, Missiones Salesianas e il Don Bosco Jugendhilfe Weltweit e la Missione Permanente dell’Italia hanno organizzato il side event  “Girls with no name – Best practices for the reintegration of girls in street situations” (“Ragazze senza nome – Buone prassi per il reinserimento delle ragazze in situazione strada”). Oltre alla Missione permanente dell’Italia,  l’evento è stato co-sponsorizzato alle Missioni Permanenti di: Sierra Leone, Montenegro, Honduras, Filippine, Paraguay, Spagna, Colombia,, Delegazione dell’Unione Europea e dall’Ufficio ONU dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani.
Il side event si è aperto con l’intervento del Rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite, Massimo Bellelli, che ha introdotto la delicata tematica dei bambini in situazione di strada, sottolineando l’impegno dell’Italia contro tale fenomeno.
E’ seguita la proiezione del video della testimonianza toccante di una ragazza della Sierra Leone, Augusta Ngombu – Gboli, costretta a prostituirsi ancora bambina dopo essere rimasta orfana di entrambi i genitori e salvata grazie all’intervento della missione salesiana Don Bosco Fambul. Ora questa giovane coraggiosa lotta per aiutare altre ragazze che come lei sono state vittime della prostituzione.
La testimonianza è stata seguita dall’intervento di don Jorge Crisafulli, direttore del Don Bosco Fambul in Sierra Leone, che ha raccontato l’esperienza del centro Don Bosco con ragazze in situazione di strada e costrette a prostituirsi perché è in situazione di estrema povertà o Sono più di 1500 le ragazze in questa condizione a Free Town. Grazie all’intervento dei Salesiani dal 2016, 163 giovani hanno lasciato la strada e sono state reintegrate nelle loro famiglie.
Nel Side event promosso da IIMA e VIDES Internazionale è stata sottolineata dalla presenza della First Lady della Sierra Leone, Fatima Maada Bio che, nel suo intervento, ha rimarcato il suo impegno personale per collaborare con la società civile per migliorare la situazione delle bambine che si prostituiscono. Ha, inoltre, rimarcato l’impegno del governo per rendere l’educazione accessibile a tutti e ha chiesto sostegno alla comunità internazionale.
Successivamente Elisabetta Murgia, rappresentante del VIDES e di IIMA, ha presentato le buone prassi realizzate dalle suore salesiane in Benin e in India. In particolar modo, ha illustrato il lavoro portato avanti per la riabilitazione delle bambine Vidomegon (bambine vendute dalle famiglie più povere nella speranza di una vita migliore; oggi purtroppo divenute vittime della tratta e dello sfruttamento). Sono state illustrate le prassi e metodologie per la prevenzione e il reinserimento di queste ragazze nella società. Dal 2001 più di 4.000 ragazze, che lavoravano nel mercato della capitale, sono state inserite in corsi di formazione professionale o nella Scuola formale e si sono riunite con le loro famiglie o comunità di origine. Inoltre, è stata riportata l’attività delle Suore Salesiane e del VIDES in India, nel Tamil Nadu, a favore di bambine vittime di matrimoni precoci.
E’ seguito l’intervento di Hatem Kotrane, esperto del Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti dei Bambini. L’esperto ha ribadito l’urgenza di lavorare a favore di un simile target e ha sottolineato alcuni ostacoli in questo delicato lavoro: mancanza di dati statistici oggettivi che fotografino il fenomeno, la presenza di misure legislative spesso deboli e insufficienti per contrastare lo sfruttamento minorile, la necessità di maggiore prevenzione. Ha poi concluso con una panoramica della situazione nei tre Paesi citati (Sierra Leone, Benin e India) grazie ai dati raccolti dal Comitato sui diritti dei minori.
E’ poi intervenuta Federica Donati, coordinatrice dell’unità  dell’OHCHR Eguaglianza, Non – Discriminazione e Partecipazione, che ha sottolineato come nell’ analizzare il fenomeno dei bambini in situazione di strada sia necessario considerare che le bambine e le ragazze soffrono di una maggiore discriminazione e stigmatizzazione. Da qua l’urgenza di misure ad hoc per questo target.
Infine, la presenza e il messaggio di Massimo Bellelli, rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite, ci ha incoraggiato a continuare a lavorare per aiutare queste ragazze vittime di abusi. Quindici le Missioni permanenti presenti, tra cui Spagna, Montenegro, Iraq, Polonia e anche gli esperti dell’Alto Commissariato presenti, hanno apprezzato il lavoro svolto dalle missioni salesiane e sottolineato l’importanza di continuare con questo impegno. E’ stata ribadita la necessità di adottare un approccio basato sui diritti umani (human-right-based approach) e sulla prevenzione e il lavoro in rete.
Il side event è stato moderato da Imma Guerras – Delgado,  team leader per i Diritti dei Bambini e Giovani presso l’Alto Commissariato per i Diritti Umani.


Riscontri dai partecipanti

Daniela d’Orlandi, Primo Consigliere – Missione Permanente dell’Italia Presso le Nazioni Unite: “Un sentito ringraziamento per averci coinvolti nel side event, che è stato davvero molto interessante, originale e molto partecipato. E’ stata bella anche la testimonianza della first lady della Sierra Leone”
Don Alberto Ferrera: “Ha sido una experiencia maravillosa poder compartir con tu comunidad y tu equipo de trabajo la preparación de este ‘side event’. He aprendido mucho y quiero seguir aprendiendo y, sobre todo, seguir contribuyendo a dar a conocer el maravilloso trabajo de la Familia Salesiana en el mundo. Gracias por la familiaridad, el cariño, el buen humor siempre en el trabajo, la paciencia y sobre todo, por tu experiencia que contribuye a valorar las cosas en su justa medida”
Maria Francisca  Ize-Charrin“Muy buen Side Event. La Primera Dama hizo un llamado conmovedor. Imma excelente. Bravo a todos y todas.”
Francesca Cardona,EU Delegation to the UN  “Vorrei farle pervernire le mie congratulazioni, mi e’ arrivata voce che l’evento e’ stato un successo, complimenti!”

 

Clicca sui nomi dei relatori per leggere i loro interventi: Elisabetta Murgia, don Jeorge Crisafulli e Federica Donati.

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