Quando ho deciso di partire con il servizio civile non sapevo bene dove sarei finita o cosa mi avrebbe aspettato. Di certo, non immaginavo di trovare niente di tutto questo e adesso non vorrei essere in nessun altro posto. La scuola dove presto servizio si trova nel bairro dos pescadores a Cacuaco, una periferia a nord di Luanda. Come suggerisce il nome, la popolazione qui vive prevalentemente di pesca. L’odore di pesce, infatti, ci invade fin dalle prime ore del mattino. Tutto intorno il rosso della terra è il colore dominante, la sabbia e le palme che si estendono alte fanno da sfondo al panorama.
Da più di trent’anni le suore salesiane hanno una scuola qui, ad oggi frequentata da circa 1500 bambini tra i 4 e i 16 anni. Inoltre, portano avanti un progetto di alfabetizzazione e di sostegno didattico in altre due baraccopoli, così da poter dare un’educazione anche a chi non ne ha la possibilità. Noi volontari siamo inseriti in questa missione, dove abbiamo la possibilità di portare avanti i nostri propri progetti e l’opportunità di coltivare le nostre passioni personali. Tutto ciò richiede molta creatività e la capacità di sapersi sempre mettere in gioco.
La realtà di qui non è semplice, piena di contrasti e completamente diversa da ciò che siamo abituati a vivere. Nonostante ciò le persone sono molto accoglienti, cordiali e sempre col sorriso stampato in faccia.
I bambini ormai ci conoscono bene, appena ci vedono in lontananza gridano il nostro nome, ci corrono incontro riunendosi in un grande abbraccio di gruppo dal quale è difficile staccarsi e mantenersi in piedi in equilibrio. Si vive in maniera umile e semplice, la ricchezza è data dalle persone stesse e non dalle cose materiali. Il tempo sembra non esistere, si apprezza ogni istante del presente, le giornate sono lunghe, ma scorrono veloci e senza che ce ne rendessimo conto. Tutti valori in cui ho sempre creduto e di cui ora posso conoscerne il significato concreto. Cosa che mi fa dire, riprendendo le parole di uno degli artisti che preferisco, “Oh Mama Africa you make me know what life is worth”.
Luanda, 13 agosto 2019
Beatrice Ferrandes
