Vita associativa

43^ Sessione del Consiglio sui Diritti Umani delle Nazioni Unite: “Guai a chi soffoca lo slancio gioioso della speranza dei bambini”

Written by francesca

 

La Chiesa non può tacere, le istituzioni ecclesiali non possono chiudere gli occhi di fronte al nefasto fenomeno dei bambini e delle donne di strada”, ha sottolineato più volte Papa Francesco scagliandosi contro la grave piaga dello sfruttamento sessuale. Proprio con tale intento, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, attraverso la figura di sr Annecie Audate, sta partecipando in questi giorni alla 43^ Sessione del Consiglio sui Diritti Umani delle Nazioni Unite che si sta svolgendo a Ginevra.

Le Nazioni Unite stimano che ad oggi oltre 10 milioni di bambini ed adolescenti nel mondo vivano in uno stato di schiavitù, venduti e sfruttati prevalentemente per fini lavorativi o sessuali e che nessun Paese sia risparmiato da questa piaga.

Le cause dello sfruttamento sessuale dei minori sono svariate e complesse Esso, infatti, non è solo il triste risultato del turismo sessuale, come ad esempio in Thailandia o in Cambogia, ma è anche il rischioso risvolto di condizioni socio-economiche disagiate o di problemi interni alla stessa famiglia di appartenenza (come violenza, alcolismo o droga).

Molti bambini diventano a volte vittime ancor prima di riuscire a comprendere cosa stiano subendo. Questo avviene soprattutto negli ultimi anni con l’accrescere della piaga della pornografia online.

Il 3 marzo l’esperta indipendente, Maud de Boer-Buquicchio, ha dedicato all’approfondimento di tale tema il suo intervento durante questa 43^ Sessione.

Con preoccupazione ha analizzato i dati che vedono nel 2017 l’esistenza di 78.589 siti web contenenti materiale di abusi sessuali e un aumento di questi siti web nel 2018 del 32%.

De Boer-Buquicchio ha messo in evidenza come il database dell’Interpool sullo sfruttamento sessuale infantile contenga oltre 1,5 milioni di immagini e video.

Inoltre, ha sottolineato la sua grande preoccupazione sulla crescita esponenziale delle vittime di giovane età in quanto le ricerche hanno fatto emergere il dato allarmante che ben il 28% di chi ha subito abusi abbia un età inferiore ai 10 anni.

Davanti ad una situazione così inquietante, le FMA e le associazione ad esse collegate lavorano instancabilmente in tutto il mondo per garantire ai bambini i loro diritti.

Il VIDES Internazionale e l’IIMA operano all’interno delle Nazioni Unite organizzando Side Event che danno risonanza alla lotta contro la violenza e mettono in luce situazioni di abuso perpetrate ai danni di donne e bambini/e. Un esempio rilevante è stato nel 2018 il Side Event dal tema: Girls with no name – Best practices for the reintegration of girls in street situations (“Ragazze senza nome – Buone prassi per il reinserimento delle ragazze in situazione di strada”), durante il quale si sono illustrate delle buone prassi in Benin e in India. In particolar modo, in Benin le FMA operano per la riabilitazione delle bambine Vidomegon (bambine vendute dalle famiglie più povere nella speranza di una vita migliore; oggi purtroppo divenute vittime della tratta e dello sfruttamento). Per quanto riguarda l’India, invece, sono state descritte le attività delle FMA nel Tamil Nadu a favore di bambine vittime di matrimoni precoci.

Il VIDES Internazionale, inoltre, ha realizzato numerosi progetti di sviluppo come la creazione di un centro a Manila (Filippine) per bambine vittime di abusi sessuali. Grazie ad esso, le bimbe possono usufruire di un supporto psicologico, legale e riabilitativo.

Infine, la Fondazione FVGS Onlus, attraverso il Sostegno a Distanza, garantisce alle bambine e ai bambini delle Missioni gestite dalle Suore Salesiane il diritto all’educazione, alla salute, a un’alimentazione equilibrata e al gioco, forte dell’esortazione di Papa Francesco: I bambini devono poter giocare, studiare e crescere in un ambiente sereno. Guai a chi soffoca in loro lo slancio gioioso della speranza“.

Davanti a una piaga di tale portata, però, tutta la Comunità Internazionale deve unirsi di più per collaborare al fine di poter attuare delle strategie mirate  a proteggere i minori e a garantire i loro diritti.

About the author

francesca