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L’Energia Boliviana dentro

Written by marina

Cari amici, desideriamo condividere con voi la testimonianza di Tommaso Trevisi, Operatore Volontario di Servizio Civile Universale per il VIDES Internazionale selezionato per il Progetto “Con i giovani per i diritti umani in Bolivia” e assegnato alla sede di Santa Cruz de la Sierra. Purtroppo, per ragioni ben note, i progetti di Servizio Civile Universale sono stati temporaneamente sospesi in attesa di miglioramento delle condizioni sanitarie, sia nel nostro Paese che nei Paesi di destinazione. A Tommaso e a tutti gli Operatori Volontari di Servizio Civile il nostro augurio di poter partire presto così da poter concretizzare l’importante scelta di vita che hanno compiuto.

 

“Sono tre mesi ormai che abbiamo terminato la formazione a Roma. Mi ricordo che al termine di quel periodo dissi a Stefano, un nostro formatore, che volevo ed avevo bisogno di partire subito. Quei giorni intensi mi avevano fatto accumulare tanta energia che dovevo sfogare: il 13 gennaio ultimo giorno di lavoro in ufficio, il 14 viaggio in macchina per Roma e poi due settimane filate di attività, nuove idee, sogni e speranze!

Avrei voluto correre, cantare, ballare, svegliarmi all’alba ed andare avanti fino a notte fonda. Avrei voluto raggiungerla a piedi Hogar de Niñas Casa Main a Santa Cruz de La Sierra.

Dopo quelle settimane intense a Roma siamo tornati a casa ed è arrivato Febbraio, la formazione a distanza, la sistemazione della casa che dovevamo liberare, le cene di saluto agli amici e la preparazione della valigie. Tutto di corsa trattenendo l’energia “boliviana” che avevo dentro e che mi dava forza.

E intanto aspettavo i documenti per il visto ogni giorno. Ma questi continuavano a tardare e tardare sempre di più e nel frattempo la notizia di un nuovo terribile virus diventava forte.

Tanto forte che a Marzo, quando arrivano i documenti, l’emergenza è ormai scoppiata.
Non ci si può più muovere, chiusi, prima dentro la regione, poi dentro il comune ed infine dentro casa.

Però stare fermo a casa mi farebbe scoppiare, così mi offro come volontario al CSV Padova.
Il mio domicilio purtroppo è a Cadoneghe e non a Padova per cui non posso muovermi per portare le spese a domicilio dove ce ne sarebbe bisogno. Mi chiedono allora di mappare gli esercenti della zona che fanno servizio a domicilio, così faccio questo con tutta la determinazione che riesco ad avere. Riesco poi anche a consegnare qualche spesa ai miei vicini di casa. Ma c’è sempre troppo poco da fare.

Allora creiamo un corso di Yoga online, ed abbiamo anche un buon seguito.
Far passare due ore piacevoli a settimana alle persone in questo momento è una cosa importantissima e diventa la mia più grande soddisfazione del periodo.

Faccio anche un piccolo orto in giardino ed imparo a cucinare pane, pizza, gnocchi, torte ed anche questi mi danno soddisfazione.

Ma le notizie che arrivano continuano a non essere buone: il virus ha raggiunto tutto il mondo e il mio Servizio Civile viene prima sospeso e poi interrotto. E così mi trovo a dover stare a casa, senza un lavoro, senza sapere quando questo finirà e con una grande confusione in testa su cosa fare.

Non è una situazione facile ma non voglio lasciarmi andare. Mi ripeto di essere comunque fortunatissimo: di avere una moglie con la quale poter condividere tutto, di star bene, di avere una bella famiglia, una casa e una mente ancora fresca.

Ogni giorno così continuo ad alzarmi presto la mattina cercando un modo nuovo di affrontare la giornata e tenendo nel cuore la grande speranza di poter rileggere tra un anno queste mie parole e pensare che questo periodo abbia avuto un senso.”

Tommaso Trevisi

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