Risonanze da Cormaci Silvia – CAMBOGIA

silvia

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08/11/05

…Prima di dar sfogo a delle impressioni provvisorie e variabili ho preferito attendere e cercare di capire un pò l’enviroment che mi circonda, per essere più chiara e credibile nel darvi delle informazioni su questa terra che mi accoglie. Friendly people… caldo tremendo! questo è il primo impatto con la Cambogia, un primo sguardo “a pelle”, se mi permettete l’ossimoro, che non muta, resta stabile…
Insegno inglese a ragazze tra i 18 e i 23 anni più o meno.
Alcune di loro vivono qui all’interno della struttura (che è la stessa in cui vivo anch’io) poiché provengono da varie parti della Cambogia… sono ragazze povere che non avrebbero altrimenti possibilità di accesso ad un’istruzione adeguata.
Le ragazze che vivono qui pagano 20 dollari al mese e quelle che invece vengono solo per frequentare le lezioni ne pagano 15.
È una povertà che non si vede subito, ad occhio nudo, occorre piuttosto scavare in profondità per accorgersene… non mangio riso e fagioli come Gino in Messico, né siamo costretti a chieder soldi disperatamente per mandare avanti la struttura.
È vero però che in Cambogia esiste un problema che è fondamentale: l’accesso e la qualità dell’istruzione.
La maggior parte della popolazione cambogiana vive nelle campagne in piccoli villaggi, bambine e ragazze vengono discriminate da una cultura fortemente maschilista, non hanno accesso all’istruzione e sono vittime del traffico sessuale, per cui la strada della prostituzione è quella più comune per le ragazze, e in molti casi per le bambine cambogiane.
Apro una parentesi: la situazione politica qui si va via via deteriorando.
Ogni giorno vengono approvate leggi che riducono drasticamente le libertà di stampa ed opinione: circa un mese fa un giornalista radiofonico è stato arrestato per avere espresso la sua opinione in merito ad un trattato che il primo ministro intende siglare con il Vietnam. È una questione controversa, in pratica qui si sta svendendo il paese a multinazionali e compagnie straniere, la gente nei villaggi muore di fame perché non può più procurarsi cibo nelle foreste, rase al suolo dalle varie corporations straniere.
Ritornando al povero giornalista, costui si trova ancora in carcere, insieme ad un membro dell’Organizzazione Nazionale Insegnanti… insomma qui se sei una voce scomoda ti mettono dentro… speriamo non ci siano rivolgimenti in direzione totalitaria…
Tornando al mio ruolo qui, quello in cui spero è di riuscire almeno a trasmettere un pò del mio seppur limitato sapere a chi purtroppo ha un livello di inglese, ma ancor peggio di cultura generale a dir poco elementare… molte delle ragazze delle mie classi non riescono a distinguere tra continenti, nazioni, città, non sanno nemmeno cosa sia un continente… e hanno vent’anni… sono stata una settimana a cercare di far capire loro come è fatta una mappa del mondo ma i risultati sono piuttosto scarsi… a volte è frustrante…
La mia giornata inizia alle 7.20 circa… mi alzo e poi alle 8 ho la prima lezione fino alle 11… pranzo alle 11.30!!! e riprendo all’una con la classe del secondo anno fino alle 14.30, 15.30, 16.00, dipende dai giorni.
Poi devo preparare le lezioni, ceno alle 18.30! e di solito verso le 23 vado a letto.
La domenica andiamo in un villaggio a più di un ora da qui ad insegnare l’inglese sotto gli alberi, tra mucche, papere e polli…
A Phom Penh la situazione è molto diversa da quella che mi aspettavo nei miei momenti di crisi prepartenza… ho conosciuto ragazzi e ragazze in gamba, australiane, canadesi, francesi, che lavorano o fanno stage per ONG davvero simpatici…
Baci

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01/10/05

…Scrivo dalla Cambogia innanzitutto per comunicarti che qui va tutto bene, le suore, le altre insegnanti e le ragazze mi hanno accolto calorosamente con tanto di danza khmer allegata!
Dedicherò più tempo alla descrizione del centro in seguito…
Un abbraccio a tutti da Teul Kork!!!