Da Angela Patanè, volontaria in Nicaragua

02/03/09

Nicaragua: Sobre el sentido del Amor verdadero.
Nada te pertenece.
Cuanto tienes en este momento, lo has recibido de tus antecesores. Lo que tú has hecho – y muy bien, por cierto- es transformar cuanto has heredado. Esta es tu riqueza y tu aportación al mundo en el que te desenvuelves felizmente.
Tu generación, sea la que sea, posee una preciosa misión en la vida: cambiar y mejorar la preexistente.
Hace dos mil y pico de años fueron pronunciadas estas palabras:”Bienaventurados los limpios de corazón”. Te suenan y las sabes de memoria.
Pero posiblemente, con tu vida transida de mil preocupaciones, no has caído en la cuenta de su hondo significado, y sobre todo de su riqueza cuando la vives a niveles profundos en el mar de corazón.
Puede que hayas heredado casas, campos, dineros, coches, electrodomésticos, pisos… Sin embargo, la felicidad de tu corazón limpio es tarea tuya personal.
Cuando quieres mantenerte alegre, dichoso, relajado… sientes la necesidad de hacer una purificación y una obra transformadora de tu intimidad, de aquellos secretos que nadie sabe excepto tú mismo y Dios.
En la medida en que mantengas en tu corazón la sencillez, la transparencia y la limpieza, en esa misma medida irá naciendo cada día en ti una fuente que mana agua hasta la misma vida eterna.
Ser una persona de corazón limpio, te lleva a sentirte feliz ante as imágenes que estás viendo; jubiloso ante la música que escuchan tus oídos; y pensativo y dichoso interiormente ante la voz amiga que te habla a tu propia interioridad. Hay gente que tiene el corazón manchado porque todo lo ensucian. No saben emocionarse ante estas imágenes: no saben gustar cada momento con fruición.
¡Vive hoy feliz!

Ho iniziato con questo breve articolo perché mi piace compartirlo con voi affinché vi lasci riflettere sul significato del volontariato come un momento di riflessione su se stessi e sui propri valori in questo lungo cammino della vita.
Sono tornata dal Nicaragua dopo un mese ed è come se fosse passata una vita.
La mia presenza in questo paese povero è stata breve in termini cronologici ma intensa riguardo a ciò che mi ha lasciato e che per sempre mi porterò dentro come un pozzo dal quale poter attingere in qualsiasi momento difficile della mia vita.
Si è trattato di un mese, suddiviso fra le comunità di Camoapa e di Esteli: Camoapa è un piccolo villaggio dove le Figlie di Maria Ausiliatrice operano in una casa per ragazze a rischio sociale dando loro la possibilità di andare al collegio, di vivere dignitosamente e di apprendere attività manuali come quello di sarta o di panettiere. Anche la comunità “Casa Sor Maria Romero” di Estelì opera in direzione dei poveri e di bambine a rischio sociale, permettendo loro di frequentare la scuola e di soddisfare i loro bisogni essenziali uniti al calore di una vera famiglia. Inoltre la comunità offre la possibilità a più di 40 bambini del villaggio di un pasto dignitoso nella mensa della casa.
Nelle due comunità ho cercato di fare tutto ciò che mi era possibile per poter aiutare le suore, per le quali provo profondo rispetto per l’opera che portano avanti, e per poter compartire con le bambine e ragazze interne momenti di crescita e di confronto. L’Amore, la gratitudine, il calore sinceramente umano che ho trovato in queste case hanno fatto in modo che io piangessi al momento dell’addio.
La mia prima impressione all’arrivo è stata quella di una povertà distesa e uniforme senza distinzione e nello stesso tempo un’atmosfera di allegria e di soddisfazione che mi ha stupito. Sono arrivata con la consapevolezza che in breve tempo non avrei potuto fare molto ma in realtà non è stato così: ho vissuto tutto il tempo con un’energia e un’allegria che non trovano precedenti. La semplicità e l’umiltà della gente, l’affetto delle bambine e delle ragazze che ho assistito, il rispetto e l’accoglienza delle suore hanno alimentato la mia voglia di dare e hanno reso possibile esplicare e di dare spazio a tutto ciò che porto dentro. Da non dimenticare l’affetto che provo per tutta la gente che collabora nelle varie comunità e con le quali ho instaurato un rapporto di comprensione e di rispetto che mi ha reso possibile far parte del loro meraviglioso mondo fatto di semplici parole ma di cuori grandi. Non dimenticherò gli occhi dei bambini di Estelì, le risate delle ragazze , i volti e l’allegria delle bambine e la loro voglia di giocare, l’affetto immediato con il quale mi hanno accolta: tutto questo ha un valore, ti regala la forza di andare avanti superando il peso e le difficoltà di qualsiasi ostacolo.
In questo scambio umano non so chi ha ricevuto e chi riceverà di più: questo è relativamente importante. Ritorno in Costa Rica senza alcun pentimento e con la necessità di abbracciare tutti e di ringraziare ogni singola persona che mi rende possibile gioire ogni giorno delle semplici cose. Questo è quello che chiamo Amore vero, quel sentimento che non ha bisogno di spiegazioni ma che si esplica nel silenzio di un abbraccio sincero.