Da Timor ci scrive una missionaria

13/03/07

Carissimi amici,
un saluto brevissimo per chiedervi un ricordo e una preghiera speciale. È stata infatti fissata la data per le elezioni presidenziali, il lunedì dopo Pasqua, e già la tensione in Dili è cresciuta! I candidati per ora sono 8, ma il problema è la violenza che ormai scoppia gratuita in capitale; sembra che alcuni approfittino della situazione per risolvere faide e vendette che da anni venivano mantenute “al caldo”. Fino a pochi giorni fa si accusava la forza internazionale presente di non fare nulla, di stare a guardare i timoresi che si uccidevano fra loro, poi, in seguito ad alcune manifestazioni in un campo di rifugiati, c’è stato l’intervento armato degli australiani, e questo ha scatenato la reazione di molti che chiedono che queste forze se ne tornino a casa! E l’ambasciata australiana teme che queste dimostrazioni si ritorcano anche sui civili australiani presenti sull’isola per cui stanno invitando tutti i loro concittadini ad evacuare.
Ad aggravare la situazione si è aggiunto che nelle ultime settimane non sono entrate navi in porto, quindi le scorte di riso sono esaurite e non è ancora il tempo per raccogliere granturco nè riso dalle nostre risaie. Questo ha aumentato i conflitti e la tensione. Nelle zone agricole, come la nostra, si sente il disagio, ma c’è la possibilità di sostituire il riso con verdure, radici, carne… insomma la gente non “muore” di fame, anche se per loro, un pasto senza il riso è qualcosa simile all’astinenza quaresimale! Per noi, nella scuola, ed anche nell’orfanotrofio, l’avvedutezza dell’economa ha fatto sì che avessimo buone scorte, quindi possiamo dar da mangiare alle ragazze, con una certa tranquillità e, nella scuola, abbiamo anche offerto alle ragazze esterne di Venilale di fermarsi a pranzo da noi, così da poter alleviare un poco i problemi nelle famiglie. Ma in capitale ed in altre città, la gente inferocita ha dato assalto ai depositi di aiuti umanitari del governo e hanno cercato anche di appropriarsi delle scorte di alcuni negozi. I furti in questo periodo sono all’ordine del giorno, così come chi se ne approfitta della situazione, vendendo i pochi sacchi di riso reperibili sul mercato ad un prezzo moltiplicato 8/9 volte!
Ci sono alcuni militari che hanno disertato ed ora stanno creando rivolte nella zona ovest del paese. Alcuni gruppi danno la caccia alle auto del governo per bruciarle o prenderle a sassate, e vengono ricercati quanti lavorano nel governo stesso in quanto accusati di provocare la situazione o perlomeno di non risolverla.
Con questo clima molti si chiedono se le elezioni si terrano o meno: si è deciso di fare prima le elezioni presidenziali che, apparentemente non dovevano creare problemi, e a giugno/luglio quelle governative, nelle quali ci si aspetta un clima molto più teso. Ma guardando a quanto sta capitando ora, ci si chiede cosa scoppierà.
Mi affido perciò alle vostre preghiere, per il clima possa “raffreddarsi” e favorire un accesso pacifico alle urne, ma soprattutto perché la vita di questa piccola isola possa svolgersi nella “normalità”, pensando allo sviluppo del paese e all’educazione dei bambini e dei giovani.
Vi auguro anche una Buona Pasqua… che sia un passaggio da tutto ciò che crea morte nel mondo e in ciascuno di noi, ad una vita in pienezza.
Grazie per il vostro ricordo

Sr. Alma