Da Maria Teresa di Claudio, volontaria in Angola

09/09/10

volontari18Ho deciso per la seconda volta di crescere ed “arricchire” la mia vita o meglio la mia persona con delle parentesi di vita che per molti risultano “strane”come può essere quella del volontariato. La scorsa estate durante le mie ferie sono partita come volontaria Vides. Dopo l’indimenticabile esperienza in sud America, precisamente in terra peruviana nella missione di Piura … questa volta il destino mi ha aperto le porte della terra africana, l’Angola più precisamente Luena nella provincia del Moxico a circa 1300 m.s.l.m. Molte volte mi è stato chiesto “perchè parti? perchè parti nuovamente, ormai hai già vissuto questo tipo di esperienza…” la mia unica risposta è sempre stata e continua ad essere: ”non lo so perché, sento solo che qualcosa dentro di me mi spinge a farlo nuovamente, sento che “qualcuno” mi vuole in altre realtà, con altra gente, lontano da qui…e io voglio fare quello che sento senza farmi troppe domande e senza troppi se o ma. Oggi posso affermare che ogni esperienza a maggior ragione quella del volontariato è unica è irripetibile perché uniche ed irripetibili sono le persone che si incontrano. L’accoglienza delle suore è sempre favolosa e famigliare, questa volta però ho avuto l’opportunità di condividere l’ esperienza con altri volontari italiani e di altre nazionalità, dove ognuno ha messo a disposizione degli altri la propria persona cosicchè lo scambio reciproco all’insegna della solidarietà è stato molto importante e significativo. In terra angolana ho portato me stessa, la mia persona con tutti i pregi e i difetti, ho portato le mie gioie e le mie sofferenze in definitiva ho portato tutta la mia vita senza alcuna riserva…ma tutto questo non è bastato; è stato veramente troppo poco rispetto a quello che loro hanno dato a me, a quello che sono riusciti a farmi provare stando lì tra di loro. I loro volti, i loro sorrisi, i loro abbracci, le loro persone sono entrate nella mia vita in punta di piedi e ormai faranno parte per sempre di me e della mia storia, mai più nessuno potrà portarmele via, né il tempo né la distanza né….Quando ero con e tra di loro ho fatto cose che non avrei mai pensato di fare o saper fare, sono riuscita davvero a mettermi in gioco a 360 gradi, credo che solo lì in quei posti riesci a “spogliarti” di te stessa uscendo dalle proprie “convinzioni” e vincere ogni paura, superare ogni ostacolo, perchè pensi al bene che puoi fare e ti metti in gioco senza riserve. Le fatiche da tutti i punti di vista (perché davvero non mancano) insieme alle belle emozioni che si vivono tutte indistintamente non possono essere raccontate o trasmesse poiché ogni parola, ogni aggettivo sarebbe riduttivo. Forse sarebbe più giusto e più adatto un verbo: ANDARE, andare per viverle. Una delle tante cose belle che vivi stando lì è vedere la loro grande gioia, la gioia di stare e di fare un pezzo di strada della propria vita con te con una persona completamente sconosciuta sino a quel momento, ti danno subito fiducia e non chiedono nulla in cambio se non di stare con te, i tantissimi bambini che nonostante la grande povertà che li porta a crescere velocemente hanno sempre qualcosa da regalarti un sorriso,un abbraccio…Mi ha colpito molto la capacità che questa gente ha di apprezzare e amare le piccole cose, i piccoli gesti, come può essere un semplice sguardo, …perché sono fatti tutti con Amore però quello con la A maiuscola, ed è per questo che nonostante la triste realtà loro sono felici. Nel nostro “mondo” non sempre ciò avviene, ecco perché l’impatto emotivo è molto forte sia quando si va che quando si ritorna. Quando si ritorna non si riescono più a concepire determinati atteggiamenti o determinate situazioni…si torna diversi nell’animo…credetemi è difficile da spiegare. Quello che accomuna le mie due esperienze, è da un lato la grande povertà in cui vivono questi popoli che ti fa “rabbrividire”, ti fa star male e ti fa tanto riflettere, dall’altro lato invece la grande fede e ricchezza umana che regna, che non gli verrà mai tolta da nessuna povertà o potere. Sono sempre più consapevole che esiste davvero un altro “mondo”, altre realtà dove regna la fame e la miseria dove davvero un bambino ti chiede un po’ d’acqua da bere… ringraziandoti subito dopo con uno sguardo, un abbraccio, un sorriso…dove la gente è ancora capace di meravigliarsi di un bacio, un abbraccio, un sorriso, uno sguardo… sicuramente dovremmo imparare un po’ di più da loro, da questi ”Gesù” in terra. Se si ritornasse un po’ tutti più semplici il mondo forse potrebbe cambiare nonostante le difficoltà naturali. Ognuno di noi può in ragione della sua volontà e capacità apportare un significativo contributo alla migliore “gestione” della propria vita e di quella degli altri. Credetemi è difficile ritornare e vivere qui, ma sono i loro ricordi, i loro volti…a darmi la forza per andare avanti e vivere in questo nostro mondo occidentale. Sono tornata anche questa volta con una speranza, quella di partire un giorno per sempre per stare tra quella gente, dove regna tanta umanità e dove TUTTO è sincero, dove le persone sono Vere. Ho sempre avuto nel cassetto il sogno del volontariato internazionale, oggi posso dire che se credi fortemente ai tuoi sogni prima o poi si realizzano. Il mio si è realizzato, il Perù l’Angola due esperienze che hanno contribuito a scrivere le pagine più colorate, più belle, della mia vita. Ringrazio di cuore le suore che accolgono i volontari e il Vides per la grande opportunità di crescita che ci regalano. GRAZIE Vides. GRAZIE Fma.

Maria Teresa Di Claudio