23/11/10
La mia esperienza al Centro “Laura Vicuna” è stata davvero straordinaria. Ho trascorso 20 giorni densi di amore, proprio come le suore mi avevano detto. Sono stata solo 20 giorni, ma sono stati davvero molto intensi. Ho affrontato diverse esperienze con le ragazze e le suore del centro, esperienze che sono state sia positive che negative.
Una delle cose che più mi è piaciuta è stato il loro modo di vivere e specificatamente come loro intervengono per portare aiuto. Nel centro “Laura Vicuna”, ho trovato molte somiglianze con la precedente esperienza italiana. Il loro obiettivo è quello di far sentire sempre benvenute le giovani ragazze. Credo che, proprio per questo, le ragazze riescono a sviluppare un legame di fiducia con le persone che si prendono cura di loro.
Far sentire le ragazze a proprio agio è un processo di ri-costruzione grazie al quale i bambini iniziano a vivere, non solo grazie al nostro aiuto, infatti aiuta loro a costruire le proprie vite consentendogli di crescere in maniera indipendente.
Tutti questi fattori danno alle ragazze la possibilità di vivere, la loro quotidianità, in un ambiente confortevole nel quale le loro vite acquistano valore grazie all’aiuto delle suore del centro, che guidano la loro crescita e il loro sviluppo attraverso un importante metodo chiamato: “intervento psico-socio-spirituale”.
La mia esperienza ha coinciso con la celebrazione del ventennale della Fondazione Laura Vicuna (LVF). La preparazione per l’evento è stata molto impegnativa e la festa organizzata è stata straordinaria. Grazie alla celebrazione ho potuto vedere tutte le opere che LVF ha portato avanti nei suoi 20 anni di impegno, grazie anche al sostegno di importanti partners come VIDES. Abbiamo visto video e foto del LVF e le ragazze hanno cantato una bellissima canzone e davvero molto bene! Abbiamo poi mangiato tutte insieme con le altre suore Salesiane, provenienti da diverse case. Le ragazze erano entusiaste.
Un’ esperienza in particolare è stata molto toccante: una sera un ventilatore ha preso fuoco causando grande spavento generale. Sono corsa fuori insieme alle ragazze, data la pericolosità dell’accaduto, e ho cercato di essere loro di conforto. Le ragazze erano infatti davvero spaventate e avevano bisogno di essere rassicurate. Alcune di loro mi hanno abbracciata, avendo un estremo bisogno di calore umano. Più tardi siamo andata a dormire in un posto più sicuro, a Sta Mesa. Quella notte ho dormito con altre sei ragazze e ho avuto modo di parlare con loro del brutto incidente appena accaduto, loro non riuscivano a dormire e così ho proposto di fare un esercizio di relax: ho detto loro di chiudere gli occhi e ascoltarmi. Con alcune di loro l’esercizio ha funzionato, con altre no ma comunque hanno appreso una cosa che le potrà essere di aiuto in futuro.
Il giorno dopo, le suore hanno ascoltato i racconti delle ragazze sulla loro traumatica esperienza, e hanno così cercato di eliminare qualsiasi sensazione negativa rimasta. Questo è stato di grande aiuto per le ragazze.
Infatti, questa pratica è una delle cose che più mi ha colpito del centro. Dopo il rosario arriva il “momento del cerchio” durante il quale le suore parlano con le ragazze delle loro giornate e sono loro stesse a raccontare le emozioni della loro vita quotidiana. Penso che sia un momento estremamente importante perché le ragazze possono imparare come controllare e gestire i loro sentimenti e come scaricare le loro emozioni per sentirsi meglio. E’ una pratica relazionale che permette loro di fidarsi delle persone che le circondano, elemento basilare quando si ha a che fare con ragazze che hanno subito abusi o soffrono dell’abbandono e di forti deprivazioni.
Sono stata, inoltre, all’ufficio del VIDES Filippine dove Sr.Jojo mi ha mostrato le attività che svolgono a favore dei bambini di strada in stretta collaborazione con il LVC e altre ONG. Sfortunatamente il tempo a mia disposizione non mi ha permesso di partecipare ad altre attività, come la Missione Medica, grazie alla quale il VIDES fornisce alla comunità dei poveri un servizio medico gratuito.
Durante un breve viaggio a Negros, ho avuto la preziosa opportunità di vedere cosa si fa nella provincia. C’è un grande centro di formazione per ragazzi e ragazze, che possono così studiare e imparare a gestire un’attività. Il centro prepara i giovani ad affrontare la vita con una buona educazione, trasmettendo loro le capacità necessarie per trovare un buon lavoro. Hanno la possibilità di studiare per esempio l’analisi dei dati e il commercio alimentare. Dopo quest’esperienza trovano spesso l’opportunità di un buon lavoro da stagista presso le compagnie più importanti dove se validi verranno poi assunti.
La Fondazione Laura Vicuna porta avanti diversi progetti e durante i pochi giorni che sono stata là ho potuto assistere ad alcuni di questi. In ogni caso l’esperienza per me più importante e significativa è stata stare con le ragazze accompagnandole e dando loro aiuto nelle attività quotidiane. Ovviamente ho insegnato loro la preparazione di alcuni piatti italiani: pizza e tiramisù. Credo che la cucina sia un metodo valido per aiutare le ragazze a sviluppare una serie di abilità: di conoscenza, manuali, motivazionali e di auto-gestione.
Non potrò mai ringraziare abbastanza le suore per l’accoglienza e la gentilezza datami nei miei 20 giorni di permanenza. Porterò per sempre i ricordi di quei giorni nel mio cuore, i ricordi di tante ragazze che senza conoscermi bene hanno da subito avuto fiducia in me. Loro mi hanno dedicato del tempo e mi hanno coinvolta nella loro vita. Mi mancano tantissimo. Ovviamente un doveroso e sentito grazie va al VIDES Internazionale e al VIDES Filippine che mi hanno regalato questa opportunità.
Grazie a loro mi sento più realizzata come persona e ho imparato moltissimo per la mia vita e per il mio lavoro.
Con amore,
Rosa