Risonanze da Colnago Anna Rita – ARGENTINA

annarita

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30/03/06

Pampa del Malleo
Quando molte cose non vanno, e ci si inizia a fissare sul bicchiere mezzo
vuoto, tutto intorno a noi non va… e mi riferisco ai vari eventi del quotidiano che possono affliggerci o toccarci in questa esperienza… ma poi, arrivano inaspettati i gesti di coloro che “non sono gli affetti più cari” ma che QUI costituiscono la “tua gente”, i tuoi amici, la tua famiglia. So di aver istaurato rapporti veri e sinceri e mi è stata data la possibilità di sperimentare l’Amore, la Solidarietà, e sperimentare questo tipo di “fratellanza” è fantastico:

“Conoscere la fraternità dei nostri fratelli è un meraviglioso dono della
vita. Ma sentire l’affetto di colore che non conosciamo, degli sconosciuti
che stanno vegliando il nostro sonno e la nostra solitudine, i nostri
pericoli e il nostro abbattimento, è una sensazione ancor più grande e
più bella perché amplia il nostro essere e comprende tutte le vite. E il
tesoro chiamato SOLIDARIETA’ UMANA.”
Pablo Neruda

…è il tesoro che mi porterò dentro!

Credo che sia stato proprio l’Amore sentito tra questa gente, l’affetto da mamma di Doña Clarissa che si preoccupa del mio bucato, di Doña Ester che si preoccupa se mangio, Delia con la sua presenza silenziosa, con i suoi grande occhioni da vera Mapuche che mi sostiene, mi invita, si ferma a fare merenda dopo un giorno di scuola, Nancy che in un giorno qualunque mi regala una collana per dirmi che posso contare su di lei in qualsiasi momento, Marta che mi regala dei crackers e uno yougurt dicendomi “affinché possa
mangiare qualcosa di diverso…” … e principalmente i BIMBI… dare la “buona notte” ai maschietti è qualcosa davvero toccante. Loro che litigano e che fanno i prepotenti tutto il giorno, la notte si trasformano con le loro espressioni, le loro parole,le loro storie triste, i loro racconti di violenze subite, le loro paure, il loro chiamarmi per qualsiasi cosa, il loro parlare nel sonno… tutto questo si sta scolpendo in me e chissà come sarà la mia vita dopo… il mio sonno senza il loro sonno…
Spero di poter continuare ad aggiornarvi… Con affetto e pensandovi.


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27/11/05
…La linea d’ombra, la nebbia che vedo qui davanti, per la prima volta in vita mia mi trovo a saper quello che lascio e non sapere immaginare quello che trovo… mi offrono un incarico di RESPONSABILITA’: portare questa nave verso una rotta che nessuno sa… alla mia età, a mezz’aria in questa condizione di stabilità precaria, ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto, mi giro e mi rigiro sul mio letto, mi muovo con passo pesante in questa stanza umida in un porto di cui non ricordo il nome… il fondo del caffè confonde il dove e il come e per la prima volta so cosa è la nostalgia e la commozione; nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione, per ogni strappo un porto e per ogni porto in testa il motivo di una canzone… è dolce stare in mare quando sono gli altri a far la direzione, senza preoccupazione, soltanto fare ciò che c’è da fare e cullati dall’ombra notturna sognare la mamma, il mare. Mi offrono un incarico di RESPONSABILITA’, mi hanno detto che una nave ha bisogno di un comandante, mi hanno detto che la paga è interessante ma il carico è segreto ed importante… il pensiero della RESPONSABILITA’ si è fatto grosso, è come dover saltare aldilà di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato, e saltare verso il tempo indefinito dell’essere adulto… di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura… ma cosa sarò? dove mi condurrà la mia natura?… la faccia di mio padre prende forma nello specchio: lui giovane, io vecchio…le sue parole che rimbombano nel mio orecchio: “la vita non è facile, ci vuole sacrificio, un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione”… arriva un giorno in cui bisogna prendere una decisione e adesso è questo giorno di monsone in cui il vento non ha una direzione, guardando il cielo un senso di oppressione, ma è la mia età dove si guarda chi si era e non si sa dove si và… come si sta… che RESPONSABILITA’ si hanno nei confronti degli esseri umani che ci vivono accanto e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera ed ho paura di essere mangiato e ho paura anche di mangiare; mi perdo nelle letture, i libri dello Zen e il Vangelo, di astrologia che mi racconti il cielo… galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare, ma questa linea d’ombra non me lo fa incontrare… mi offrono un incarico di RESPONSABILITA’, non so cosa è il coraggio, se prendere o mollare tutto, se prendere la fuga o affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare; provare ad immaginare come sarò quando avrò attraversato il mare dopo aver portato questo carico importante a destinazione, dove sarò al riparo dal prossimo monsone? Mi offrono un incarico di RESPONSABILITA’, domani andrò al porto e gli dirò che sono pronto per partire e metterò i bagagli in mare, studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte… quando si parte e quando passerà il monsone dirò: LEVATE L’ANCORA, DRITTA AVANTI TUTTA , QUESTA è LA ROTTA, QUESTA è LA DIREZIONE, QUESTA è LA DECISIONE…
Abbiamo accettato di partire sfidando la linea d’ombra che è in ciascuno di noi… spero DAVVERO che ciascuno di noi possa sentir crescere dentro sé il senso di responsabilità e possa giungere alla meta con un grande tesoro dentro… gli occhi dell’anima ci aiuteranno a capirlo e succederà solo se guardiamo col cuore… probabilmente io ed Emanuela siamo fortunate poiché stiamo crescendo davvero insieme in questa esperienza ma comunque il quotidiano non è per nulla facile e soffriamo a volte un razzismo smisurato da parte della gente Mapuche e dei bimbi stessi poiché noi siamo le “bianche… le Winca… ma l’esperienza ci sta insegnando a guardare il bicchiere e cercare di vederlo “mezzo pieno…
Un bacio enorme a tutti
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12/11/05

Cari amici impegnati nel quotidiano con la parola SERVIZIO, come va? Spero bene…
Io sto benissimo, a volte penso di stare troppo bene, quasi come non fosse possibile!
Qui il cuore scoppia sempre di gioia e non c’è una volta che i bimbi non colmino il cuore.
La notizia fantastica è che, dopo il primo periodo in cui mi sono ritrovata ad essere un’osservatrice attiva, grazie alla preparazione professionale, ho iniziato ad accorgermi di alcune cose fondamentali che mancavano, esempio concreto: i bimbi frequentano la scuola e vivono negli hogar, molti di questi sono inviati dal tribunale dei minori o dall’ospedale o dall’azione sociale ma nessuno di loro ha una sua carpetta sociale che raccolga i dati dell’anamnesi familiare, psicologica, pedagogica, ecc…
Insomma, se un padre che ha perso il diritto di paternità volesse prelevare il figlio e portarselo con sè, non avendo nulla di scritto, non si sa a cosa appigliarsi e soprattutto con 140 bambini e’ praticamente impossibile ricordarsi della situazione di ciascuno!!!!!
Insomma mi trovo proprio nella condizione di poter fare concretamente qualcosa, e ciò che è più importante è che le mie osservazioni coincidono con le necessità delle suore di avere un archivio, della scuola di avere i dati di tutti i bimbi e degli hogar affinché il lavoro in ciascun ambito di azione sia coordinato e continuativo. Ciò che però, da subito ho riscontrato e’ che manca l’elasticità mentale da parte dei docenti (e credo anche degli assistenti) di accogliere la “novità’” poiché hanno paura che questa possa scombussolargli la loro routine… il loro a volte “dolce far niente”…ma io sono in perfetto accordo con la direttrice della scuola e della comunità e non mi permetterò di fare nessun passo senza il loro star bene. Anche perché mi sono data due regole indispensabili: tutto ciò che farò dovrà poter seguire senza me “io non devo essere indispensabile”; ciò che farò sarà frutto di mediazione culturale: non devo dimenticare da dove vengo e dove adesso sono inserita, la mia e la loro cultura… per aver degli indicatori, dei margini, delle risorse-vincoli da tenere in considerazione…!
Bhè, diciamo che in questa analisi aggiungerei tutto ciò che Paolo ha scritto dal Petrape, ne più ne meno, diciamo che la sua è anche la nostra realtà, quella del Malleo e chissà di quanti altri. La realtà del povero che è sempre più povero e spesso non nel senso materiale della parola ma spirituale, dove la violenza, l’abuso, il maltrattamento sono tutte prerogative dei posti in cui c’è bisogno di un “compromesso” vero e sincero.
Sono felice di essere, insieme a voi, protagonista di un processo di cambiamento-sostegno… anche se i passi sono in avanti e al contempo appaiono in dietro… ci siamo e abbiamo la fortuna di poter fare qualcosa, che sia solo porgere una mano… un gesto semplice ma di unione, disponibilità, speranza… Vi bacio e vi penso! Con affetto e solidarietà
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07/11/05

Vi invio le foto specchio di quanto vissuto il passato fin settimana… il Cile e’ fantastico e la natura lascia senza parole. Inoltre io ed Emanuela siamo sempre più ottime compagne di viaggio, di avventura, di confronto, di riflessioni e questo e’ davvero molto bello! Adesso siamo già ritornate alla routine di Pampa del Malleo e anche questo continua ad essere meraviglioso: i bimbi ci hanno accolto come se aspettassero il nostro ritorno e a noi e’ sembrato di tornare a casa (nonostante il divertimento unico dei giorni passati a Pucon, Cile).


Direte: ma non eravate sperdute e soprattutto tra povertà, fame, e in Servizio Civile???
Ma mica e’ colpa nostra se ci scade il permesso di soggiorno e dobbiamo fare ogni tre mesi una capatina dall’altro lato per poter continuare poi a proseguire qui!!!
SAPESTE QUANTO CI DISPIACE!!!!!!!!!!!!!
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05/11/05

Non ci posso credere!!!!!!!!! è bellissimo… siamo in Cile!!!!!!!!!
Dunque, è una sorpresa per me stessa. In realtà, a causa del visto, saremmo dovute uscire dal paese entro il 10 dicembre, ma nella missione domani arriveranno dei ragazzi missionari per una settimana e allora LE SUORINE CI HANNO DATO LIBERI ALCUNI GIORNI VISTO CHE AVREMO CHI CI SOSTITUIRA’, COSA CHE A DICEMBRE NON SAREBBE STATA POSSIBILE. E allora, io ed Emanuela, in giro di poche ore decidiamo di partire il prima possibile e questa mattina alle 5,30 ci siamo svegliate, abbiamo acceso la candela per preparare le ultime cose e si siamo dirette al ponte della ruta che porta direttamente al Cile! Ed eccoci qui, ovviamente tra le comodità ormai quasi dimenticare, abbiamo pranzato divinamente e il paesaggio è qualcosa di inspiegabile. Ci sono laghi, vulcani, ghiacciai, cascate, boschi… di tutto di più!
Sono davvero felice E POI, IN REALTA’, ci fa bene uscire un po’ dalla routine missionaria, in un circuito di povertà a volte si rischia di pensare che il mondo è solo quello: povertà, brutte anzi terribili storie, violenza, ecc… E proprio quest’ultima settimana è stata abbastanza pesante per me poiché ho iniziato ad addentrarmi nella conoscenza di alcune “storie di vita” piuttosto particolari che, mi hanno fatto piangere… per fortuna Dio mi è compagno e riesco a ricominciare ogni secondo da un sorriso che dono e che ricevo… è la cura più efficace! Adesso vi bacio tutti indistintamente!
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05/11/05

Io sto bene, le mie giornate sono pienissime, e il mio cuore trabocca di emozioni… i bimbi sono tanti e bellissimi! Qui è tutto diverso, è tutto più sereno, la dimensione del tempo è un’altra… c’è un tempo per tutto: per lavorare, per riposare, per far festa, per riflettere, per pregare… c ‘è un tempo per ricordare e uno per dimenticare…Qui mi è permesso continuare a rinascere giorno dopo giorno, di scegliere OGGI di vivere al meglio il mio giorno… dare tutta me stessa per queste vite qui, dimenticate dal resto del mondo , ma che posseggono in se un tesoro che noi, “gente civilizzata” purtroppo ci perdiamo… il tesoro del sorriso spontaneo, del dialogo tra le culture, degli abbracci per dire grazie a un gesto ricevuto… “sono le sfumature che danno vita ai colori… ma a volte noi vediamo solo il bianco o il nero… la guerra o la pace… il bello o il brutto… e la via di mezzo? i piccoli passi? la bellezza delle piccole cose?

Le emozioni di questo momento storico della mia vita mi invadono l’anima, l’alimentano…mi sento serena e forte, i bimbi mi danno la gioia e al contempo la forza per vivere ogni istante intensamente… i loro grazie a volte mi feriscono perchè sento di stare facendo semplicemente il mio dovere da essere umano… nei confronti di ESSERI UMANI spesso dimenticati o violentati…

Il lavoro è tanto e non mi spaventa…ogni singolo compito che riesco a portare a termine è un tassello prezioso per il funzionamento di tutta la struttura ed è bello sapere che ciò che fai ha un senso…ha un significato… vivo tutta la giornata con e per i bimbi: la notte li veglio, la mattina gioco con loro nel momento della ricreazione e nelle altre ore mattutine lavo la loro biancheria…pranzo al “comedor” con loro , ciò che loro mangiano… e non sempre è facile “digerire” il gusto di alcuni piatti, ma saperlo fare è una grande soddisfazione personale! Di pomeriggio li aiuto a farsi la doccia, nella casetta che mi è stata affidata ci sono 25 bambine di cui 5 hanno soli 4 anni…sapessi che gioia stare con loro!!! Pettinarli con l’immensità di pidocchi che svolazzano è meno divertente, ma i loro occhietti sono qualcosa di fantastico… Di sera ceno con le suore e poi alle 22 il turno notturno per “vegliarli… Beh! Di certo non mi annoio…

I paesaggi sono fantastici… la precordigliera e la cordigliera delle Ande ci circondano… ma a volte mi manca il mare, il suo profumo… quello di casa!

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15/10/05

MA TU MI HAI TROVATO
Pellegrino sulla terra, ogni giorno Ti cerco, ma dove trovarTi,Signore?
“Raccogli il tuo sguardo verso il fondo del tuo cuore:sono lì che ti cerco”.

Affamato di giustizia al mattino spero in Te,come placare la mia fame?
“Accogli l’Eucarestia,è la mia vita condivisa:il tuo desiderio è la mia speranza”.

Angosciato dal silenzio,la sera Ti invoco,il mio grido lo senti salire?
“Impara ad ascoltare,esorcizza la paura:il mio silenzio ti chiama”.

Attratto dal Padre,appostato Ti attendo la notte,Gesù, verrai presto?
“Io busso alla tua porta e Mi pongo in attesa: aprimi, sono impaziente di essere accolto”.

Pellegrino sulla terra,ogni giorno Ti cerco,ma Tu mi hai trovato,Signore.
Questa settimana vi saluto con questa preghiera… forse non tutti l’accoglieranno ma di certo, aldilà del significato cristiano, ciascuno di noi, in questo momento è un PELLEGRINO verso mondi diversi, verso culture diverse e soprattutto situazioni che ci interpellano ogni giorno. Auguro a tutti ed in particolare a Florinda di riuscire a compiere il “nostro dovere” , passo dopo passo e senza scoraggiarci… la strada è lunga ma non siamo soli…

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09/10/05

Per rendervi partecipi delle gioie che stanno alimentando la mia anima!
ai partenti vides… Fate in modo che l’entusiasmo sia una conquista giornaliera… Pensate sempre alla gioia delle piccole cose!! Un bacio e un grandissimo in bocca al lupo per tutti
A tutti coloro che vedranno queste foto… Il paradiso terrestre esiste…Qui ci sono luoghi intatti dal giorno della creazione….Davvero!!!!!!!!!!!!!
Inoltre scusate gli errori ma è assurdo…
Nonostante continui a leggere in italiano ho la sensazione di perdere la padronanza della mia lingua madre!!!!!!!!!