Risonanze da Negri Simone – BRASILE – Petrolina

simone

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13/03/06

Un aggiornamento a poco più di un mese dal mio rientro a Petrolina, dopo i 10 giorni passati in Italia: il mio ritorno al Petrape ai primissimi di febbraio é coinciso praticamente con il rientro di quasi tutti i ragazzi che erano tornati a casa per le vacanze di gennaio.
Il 7 febbraio infatti, per la maggior parte di loro é re-iniziata la scuola (solo alcuni hanno iniziato il 7 marzo, a causa di uno sciopero).
Le prime settimane sono state un po’ difficili… forse dieci giorni a casa mi avevano fatto dimenticare il caldo soffocante di qui e quanto sia faticoso lavorare al Petrape!
Inoltre a gennaio si era creato un certo equilibrio coi pochi ragazzi che erano rimasti al centro, e il ritorno di tutti gli altri, più o meno tutti in una volta, ha creato un pò di confusione! E poi i ragazzi stessi sono un pò strani in questo periodo, superagitati e difficili, forse perché é re-iniziata la scuola, forse perché dopo quasi un mese passato a casa (o forse in strada…), più o meno liberi, anche per loro é difficile ritornare alle regole del Petrape. Mi é quasi sembrato di essere tornato a ottobre, quando non riuscivo a farmi ascoltare e quasi nessuno mi dava retta, come se i bei rapporti che avevo costruito poco a poco coi ragazzi fossero regrediti! Per fortuna in questi ultimi giorni invece ho l’impressione che pian piano tutto stia migliorando, speriamo…
Um abraço

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22/12/05

Ormai il Natale é sempre più vicino, anche se dal clima non si direbbe! Ma in giro qualche palma addobbata con luci colorate e qualche Babbo Natale nero si trovano!
Oggi i ragazzi sono in piscina (fra poco li raggiungo) per la festa di saluto di Claudio e Veronica, due volontari che fra pochi giorni partono.
Stasera ci sarà anche lo show natalino al Petrape, con la rappresentazione del presepe vivente, festa e non so che altro!
Da domani alcuni ragazzi dovrebbero tornare a casa per passare le feste (la scuola re-inizia solo a febbraio), per cui al Petrape ne dovrebbero rimanere pochi, solo chi non ha proprio famiglia o ha solo parenti che vivono lontani.
Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti.


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14/12/05

È da un pò che non mando notizie ma oggi ho deciso di prendermi un pò di tempo per farlo! Il mio lavoro al Petrape si é stabilizzato ormai da tempo, dopo le prime settimane di inserimento e la settimana del Criarte.
Inizio a lavorare alle 7, quando i ragazzi si sono già alzati e dovrebbero aver già fatto il bagno (dico dovrebbero perché l’operazione-bagno dura sempre mooooolto più del previsto!). Dopo il bagno, i più piccoli, che vanno a scuola al mattino, si mettono la divisa e fanno colazione (generalmente un succo e 1-2 panini) per essere pronti a uscire alle 7.30 (io o un altro assistente li accompagniamo a scuola – qui vicino al Petrape – e stiamo lì fino alle 8, quando arriva Juarez, un ex-Petrape, che resta lì tutta la mattina con loro).
Quando i più piccoli escono, tocca ai più grandi fare colazione.
Alle 8 al Petrape é il momento del “bom dia”, 10 minuti di raccoglimento prima di iniziare la giornata col rinforzo scolastico (o lezioni di inglese, a seconda del giorno), fino alle 9.30, ora della merenda (frutta – mango, mamão, uva… – o biscotti, a seconda delle donazioni che arrivano). Dopo la merenda iniziano le attività sportive e non: calcio, pallavolo, danza, pittura, artigianato, informatica (chiaramente non tutte insieme, dipende dai giorni), fino alle 11, ora di un altro bagno.
Alle 11.30 tornano i piccoli da scuola, fanno il bagno, più o meno volontariamente e alle 12 c’é il pelotão: marciano un po’ e poi si siedono per ricevere degli avvisi e simili.
Dopodiché pranzo (i soliti riso e fagioli con farofa o cuscus, a volte degli spaghetti stracotti o un po’ di pollo… molto raramente hanno verdure) e riposo (in due stanze separate i grandi dai piccoli… senza materassi né niente, semplicemente sdraiati per terra!).
Alle 14 re-iniziano alcune attività e un gruppo dei grandi va a scuola.
Alle 16.30 vado a prendere all’asilo Anailton, il più piccolo di tutto il Petrape, lo riaccompagno al Lar-1 e passo a prendere irmã Dourado, la fondatrice del Petrape, per accompagnarla a fare fisioterapia in una clinica in centro.
Torno al Petrape alle 18.15, quando i ragazzi hanno già fatto la “boa noite” (momento simile al bom dia), il terzo bagno e hanno appena finito di cenare.
Alle 19 finisco il mio lavoro e torno nella casa dei volontari per cenare.
A volte, dopo cena, ripasso al Petrape e resto lì ancora un pò, finché i ragazzi non vanno a letto (i piccoli alle 21 e i grandi alle 22.20).
Le giornate sono abbastanza stressanti, anche perché io, come assistente del Petrape, ho il compito di far rispettare le regole e tutti gli orari: questo significa portare i ragazzi a fare il bagno (e il 90% di loro non lo vorrebbe mai fare… e convincerli non é semplice!), portargli via i giochi e i palloni quando é il momento di fare altro, farli stare dentro la stanza del rinforzo scolastico anche se a loro di studiare interessa ben poco, spegnere la televisione nel bel mezzo di un cartone perché devono andare a mangiare, fargli mettere la maglietta anche se ci sono 40 gradi… e tutto questo mi regala una bella dose giornaliera di insulti e facce imbronciate… é la parte ingrata dell’attività di assistente al Petrape!!! Ma nonostante questo credo di avere un ottimo rapporto con la maggior parte dei ragazzi, forse anche loro si rendono conto che quello che faccio lo faccio perché é il mio lavoro e non perché ce l’ho con loro!
Al Petrape ci sarebbero mille cose da migliorare o da stravolgere, tanto che non si saprebbe da dove iniziare, ma chiaramente non é una cosa facile e fattibile in poco tempo. A mezzogiorno mangio anch’io con loro, e li capisco quando si lamentano che da 10 anni mangiano solo riso e fagioli.
A cena hanno spesso una zuppa fatta con gli avanzi di riso fagioli farofa carne e ossa, il cui solo aspetto fa passare la fame. La pulizia al Petrape lascia a desiderare.
Mi hanno detto che una volta c’erano dei turni per le pulizie… ora no.
Siamo noi assistenti che puliamo i bagni e le aule.
Ma immaginate quanto sia difficile tenere puliti bagni e docce dove entrano 50 ragazzi per 3 volte al giorno, bagni usati come docce e docce usate come bagni…
Alla porta del Petrape c’é una guardia che lascia uscire solo chi é autorizzato da un assistente: ogni giorno mi implorano di lasciarli uscire per andare al mercato, in panetteria o anche solamente sul marciapiede fuori dal Petrape a vedere la gente che passa.
Una cosa che mi sono accorto che manca al Petrape sono le finestre!!!
Quando sei dentro sei effettivamente isolato dal resto del mondo. Per questo loro vorrebbero sempre uscire e alcuni di loro (in particolare un gruppetto di 2-3) scappano in continuazione (scavalcando il muro).
Domenica siamo andati tutti al parco di Petrolina perché al Petrape c’era la festa degli ex-Petrape. È stata una giornata fantastica! Il parco é davvero bello e grande, con prati, campi da calcio, giochi…
Non é stato necessario organizzare attività né tenere d’occhio i ragazzi perché non scappassero o litigassero (cosa che al Petrape succede quotidianamente, con lanci di pietre, bastoni e tegole, colpi di scopa…).
Tutti si sono comportati benissimo e spero che l’uscita si possa ripetere… hanno davvero bisogno di uscire più spesso dalle 4 mura grigie del Petrape!
Vorrei scrivere ancora un pò ma ora devo scappare!
Comunque tutto va benissimo, mi trovo alla grande, mi piace quello che faccio e spero che continui così!
Un saluto a tutti.

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02/11/05

da_simone9Ciao a tutti, purtroppo il ragazzino che doveva essere operato é morto.
Ieri sera verso le sette hanno chiamato da Recife per dire che stava molto male e poco dopo hanno richiamato.
Da quanto ho capito aveva fin da piccolo una malattia al cuore, poi adesso aveva preso la polmonite e il suo fisico era troppo debole per resistere.
Al Petrape c’é grande tristezza, io l’ho conosciuto appena, però l’ho sempre visto sorridente, era uno dei più tranquilli, aveva compiuto gli anni il giorno che é partito per Recife. Tra l’altro al Petrape ci sono anche due suoi fratelli e adesso sarà difficile… é la prima volta, mi hanno detto, che muore un ragazzo del Petrape.
I più grandi dicono che vogliono che sia cancellato il Criarte… io spero di no.
Credo che nonostante tutto si debba andare avanti, il Criarte é stato organizzato per tutti loro, devono sfruttare questa possibilità.
Il Petrape ha perso una persona, la perdita più grande, e secondo me non si può permettere di perdere anche il Criarte, anche da un punto di vista economico.
È brutto parlare di soldi in queste situazioni, però l’organizzazione del Criarte ha necessitato di spese economiche e di tempo, alcune persone si sono dedicate al Criarte per un mese, ogni giorno… il Petrape ha bisogno anche di un ritorno economico.
Tutti sperano che al Petrape migliorino molte cose, il problema é che tante cose non possono migliorare senza soldi.
Spero che i ragazzi lo capiscano e sfruttino l’occasione, che del Criarte non vedano solo la festa finale (perché effettivamente adesso non c’é niente da festeggiare), ma tutta la settimana che c’é prima… una settimana organizzata per loro.
Non ho ancora sentito cosa penso il responsabile del Petrape, ma spero davvero che non decida di cancellare il Criarte.
P.S. solo una foto per ricordare Abraão… é quello a sinistra.

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29/10/05

Qui continua tutto benissimo, inizio anche a abituarmi al caldo e a riso e fagioli di tutti i giorni… adesso ci si sta preparando alla seconda edizione del Criarte, la settimana culturale del Petrape, con laboratori di varie attività (capoeira, pittura, teatro…).
Inizierà il 3 novembre e l’11 ci sarà la festa finale, con la presentazione dei laboratori e un concerto con alcuni gruppi e cantanti più o meno famosi.
Io farò il laboratorio di giocoleria… coi ragazzi costruiremo le palline e gli insegnerò a fare qualcosa di semplice.
Nel frattempo ieri sono stato nei due Lar (le case dove vivono i ragazzi più piccoli) per fargli colorare con le tempere due pagliacci giganti che ho disegnato e che saranno appesi nella stanza dove ci sarà il laboratorio.
Ero un pò dubbioso, perché a mettere in mano le tempere a quei bambini non sai cosa può succedere! Però alla fine mi hanno sorpreso e sono stati proprio bravi… quelli del Lar 2 (un pò più grandi) l’hanno finito subito, mentre quelli del Lar 1 ne hanno pitturato metà… però anche loro stanno lavorando meglio del previsto!
Non li avevo mai visti così tranquilli impegnati in una attività.
Le altre volte che ero stato nei Lar ne ero uscito distrutto: i bambini continuano a gridare, si danno calci, schiaffi… ti saltano addosso… l’impressione che ho avuto é che sia perché non hanno molte attività organizzate, per cui hanno un sacco di tempo in cui sono lì nella casa (e lo spazio non é molto) senza niente da fare… lo stesso succede al Petrape, mi sembra ci sino troppi momenti morti, in cui i ragazzi se ne stanno sdraiati per terra o sulle panchine, annoiati. In realtà mi hanno detto che adesso le cose sono già migliorate, che prima era molto peggio.
Effettivamente adesso ogni giorno ci sono almeno un paio di attività tra calcio, pallavolo, ballo, la banda, pittura, informatica… solo che queste occupano poche ore al giorno e non tutti i ragazzi partecipano.
Ma si cercherà di migliorare anche questo!
In tanti mi hanno già detto che da quando ci sono volontari (più o meno stabili) il Petrape ha un’altra faccia… e non ci sono mai stati tanti volontari come in questo momento (e ne stanno per arrivare altri), per cui sperano davvero di riuscire a cambiare in meglio molte cose! Ieri un ragazzino del centro é partito per Recife per essere operato al cuore (non so di preciso cosa abbia)… speriamo vada tutto bene!
Ciao a tutti.

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14/10/05

Nella notte siamo arrivati a Petrolina, ottima accoglienza, ci siamo sistemati provvisoriamente in una camera del Petrape ma già da stanotte ci spostiamo in una casa esterna qui vicino per i volontari… ancora da sistemare completamente!
C ci aspetta una settimana di ambientamento, anche se i nostri compiti sono già stati delineati.
Fa caldo!!! Vi aggiorneremo prossimamente!
Un saluto.
Simone e Paolo