Si è svolto lo scorso 12 e 13 gennaio a Bologna l’incontro conclusivo del ciclo di formazione al volontariato 2012 sul tema “Per la Pace, Educazione”.
I volontari, rientrati dall’esperienza estiva di volontariato internazionale, insieme a Sr Leonor Salazar, direttore del VIDES Internazionale, si sono “raccontati” condividendo la loro personale lettura dell’esperienza.
I 9 giovani presenti all’incontro hanno svolto, grazie al VIDES, esperienze di volontariato in Africa (R.D del Congo, Zambia e Mozambico) e in America Latina (Messico).
L’incontro ha avuto lo scopo di aiutare i partecipanti a leggere l’esperienza, a condividere con chi ha vissuto lo stesso percorso le difficoltà di reinserimento nella vita di tutti i giorni.
Sr Leonor, sin da subito, ha infatti sottolineato la necessità di rimanere “con la scarpe” nella propria quotidianità anche dopo un’esperienza del genere, che a sentire chi l’ha fatta, ti cambia la vita.
Rileggere, analizzare, valutare l’esperienza fatta è un passo doveroso.
Spinge i giovani volontari a considerare le enormi opportunità di crescita e di maturazione che un’esperienza del genere può portare, a patto però che si riesca a “leggerla e scriverla”.
Ed è proprio questo che i giovani hanno avuto l’occasione di fare durante il weekend. Attraverso uno scambio vicendevole di ricordi, sensazioni e problemi affrontati, tutti e 9 i partecipanti hanno avuto l’opportunità di fermarsi e analizzare nel profondo, per capire in che modo il volontariato ha trasformato la loro vita.
Tante le considerazioni emerse. Ne vogliamo ricordare alcune.
“Il volontariato, l’esperienza serve in primo luogo a se stessi. Tu parti pensando di aiutare gli altri, ma alla fine quello che viene aiutato, che viene cambiato sei tu” o ancora “porterò a casa il sorriso, la luce dei bambini che ho incontrato, dei giovani che ho accompagnato anche se per poco tempo”.
Dalle testimonianze si evince come il periodo di volontariato, anche se breve, dà alle missioni delle Suore Salesiane un prezioso contributo: “mi sono resa conto che ciò che contava per i bambini non era quello che facevo e come lo facevo, ma il semplice fatto che io fossi lì con loro. Che dedicassi loro un pensiero, un sorriso, uno sguardo. Chi l’ha detto che non ci può dedicare agli altri facendo cose normali?”.
I volontari hanno poi sottolineato l’importanza della formazione e dell’accompagnamento del VIDES durante l’intero processo: “L’esperienza in se non serve a nulla, se non è accompagnata dal percorso formativo”.
Per tutti, infine, una grande scoperta e consapevolezza: “torno a casa sereno, con la pace nel cuore perché so che questa esperienza non sarà solo un ricordo, ma farà parte della mia quotidianità, guiderà le mie decisioni, la mia vita”.
A noi del VIDES rimane invece una grande riconoscenza nei confronti di questi giovani impegnati e per le Suore Salesiane che ogni anno li accolgono facendoli sentire, nonostante le difficoltà, a casa, in famiglia.
Rimane la consapevolezza che il volontariato è davvero uno strumento trasformatore della società, un’opportunità di crescita in umanità per tanti giovani, una formula vincente.
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