Diritti umani

“Il divario riguardo lo stato di salute tra le nazioni sta diminuendo, ma le sfide rimangono” Report dell’OMS

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Il divario riguardo lo stato di salute delle popolazioni tra le nazioni ricche e povere si è ristretto significativamente negli ultimi venti anni. Lo sottolinea il resoconto rilasciato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) lo scorso 15 maggio. Nel report si afferma altresì che molte sono le sfide da affrontare, per raggiungere gli obiettivi a cui auspicano i traguardi degli MDGs (Millenium development goals).

“Gli sforzi intensi, effettuati per raggiungere questi obiettivi, hanno chiaramente migliorato lo stato di salute per tutte le persone del mondo”. Lo dichiara il direttore generale dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS), Margaret Chan, ma con meno di 1000 giorni a disposizione per raggiungere gli obiettivi, “E’ ora di chiederci se questi sforzi potranno fare la differenza, nel tentativo di ridurre le inaccettabili ingiustizie tra le nazioni più ricche e quelle più povere.”

In accordo con i leader del summit delle nazioni unite del 2000, gli otto obiettivi per il raggiungimento dello sviluppo del nostro mondo, sono: riduzione della povertà, educazione primaria per tutti, l’uguaglianza di genere,la salute dei bambini e quella materna, la stabilità dell’ambiente, la riduzione dell’HIV/AIDS e la creazione di una collaborazione per lo sviluppo globale, tutti devono avere come scadenza il 2015.

Il resoconto dell’OMS che fa il confronto tra il progresso raggiunto dalle nazioni che hanno il migliore status di salute e quelle che invece sono meno all’avanguardia, negli ultimi venti anni, mostra che un considerevole progresso è stato raggiunto in determinate aree.

Il divario riguardo la mortalità infantile, per esempio, è calato dalle 171 morti (per mille nascite) del 1990 alle 107 morti del 2011. Tuttavia, nonostante 27 nazioni abbiano già raggiunto l’obiettivo, i tassi correnti di progresso non saranno sufficienti a raggiungere l’obiettivo globale, che vede i due terzi di riduzione della mortalità infantile entro il 2015.

Il resoconto, ha sottolineato diverse aree chiave che necessitano di essere analizzate prima del termine ultimo fissato dai MDG, tra le quali: la riduzione della tubercolosi, la necessità di concentrarsi sugli alti tassi di diabete e assicurarsi che le nazioni con un basso reddito abbiano accesso ai farmaci a buon mercato.

Il documento redatto dall’organizzazione internazionale, contiene preziosi  dati che riguardano 194 nazioni e si sofferma sulla mortalità, sulle malattie e sugli indicatori del sistema sanitario, inclusi anche l’aspettativa di vita, la prevenzione di malattie, servizi e trattamenti per la salute, investimento finanziario per la sanità ,così come i fattori di rischio ed i comportamenti che turbano la salute.

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