Il 34° anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ricorrerà il prossimo 20 novembre mentre nel mondo conflitti, povertà, insicurezza alimentare e crisi climatica segnano drammaticamente le vite di milioni di bambini, delle loro famiglie e di intere comunità.
I dati parlano di oltre 400 milioni di minori che vivono in aree di conflitto dall’Ucraina, al Sudan e dal Myanmar al Medio Oriente. La guerra, in quanto tale, toglie ogni diritto fondamentale ai minori negando loro la possibilità di istruzione o di cure mediche e, in questo contesto di vulnerabilità, le bambine e le ragazze sono quelle più a rischio divenendo spesso vittime di violenze sessuali e gravidanze precoci.
Le realtà in cui stanno crescendo milioni di minori nel mondo sono particolarmente allarmanti e la situazione, dopo le conseguenze disastrose causate dal COVID 19, sembra non migliorare affatto.
A questo si deve aggiungere la consapevolezza che la crisi climatica ha un impatto che non si può sottovalutare su quelli che sono i diritti dei minori e si è stimato che la metà della popolazione mondiale infantile – circa 1 miliardo di bambini – vive in Paesi a rischio di eventi meteorologici estremi. Infatti, la crisi climatica è anche causa di un aumento vertiginoso delle famiglie sfollate o precipitate nella povertà e del conseguente aumento del numero di minori costretti a lavorare per contribuire al sostentamento della famiglia.
Nel mondo, in base ai dati dell’ILO, sono circa 160 milioni i bambini e adolescenti tra i 5 e 17 anni costretti a lavori che spesso creano danni irreversibili alla loro salute e sviluppo psicofisico.
I conflitti, il lavoro minorile, i matrimoni precoci, gli spostamenti forzati a causa dei cambiamenti climatici sono tutti strettamente collegati alla violazione di un altro diritto fondamentale per il futuro dei minori: il diritto all’educazione. In base ai dati UNESCO nel mondo 771 milioni di adulti (di cui il 55% giovani nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni) e 262 milioni di bambini e giovani sono analfabeti e non hanno accesso neanche ad un’istruzione primaria.
Papa Francesco ci ricorda costantemente e con forza come “troppo spesso dimentichiamo la nostra responsabilità e chiudiamo gli occhi di fronte allo sfruttamento di questi bambini, che non hanno il diritto di giocare, di studiare, di sognare” e non si stanca di sottolineare nei suoi discorsi come “Ogni bambino emarginato, abbandonato dalla sua famiglia, senza istruzione, senza assistenza medica, è un grido! Un grido che si eleva a Dio e denuncia il sistema che noi adulti abbiamo costruito.”
Ognuno di noi, quindi, è chiamato ad agire affinché ogni bambina, ogni bambino e ogni adolescente cresca in un mondo di Pace dove, come afferma lo slogan delle Nazioni Unite per questa giornata 2023, “For every child, every right” (“Per ogni bambino, ogni diritto”).
Proprio per realizzare questo importante obiettivo, la FVGS ETS, nel solco della tradizione cattolica e alla luce della dottrina sociale e dei principi della Chiesa, opera in Asia, Africa, America Latina ed Europa per garantire ai bambini più vulnerabile il diritto allo studio e a un’alimentazione equilibrata. Infatti, attraverso il Sostegno a Distanza, la FVGS raggiunge ogni anno migliaia di minori garantendo loro la possibilità di andare a scuola e costruirsi un futuro migliore. Inoltre, è presente sul territorio con progetti e microprogetti di sviluppo per sostenere le realtà locali in particolar modo le necessità dei bambini e delle donne più vulnerabili.
Allo stesso tempo, il VIDES Internazionale si impegna a promuovere la protezione dei diritti dei bambini ed il loro empowerment attraverso l’implementazione di progetti di cooperazione allo sviluppo. Nel 2023, circa 6000 bambini hanno beneficiato dei progetti realizzati in ambito educativo, sanitario, di sicurezza alimentare, wash (accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici) e protezione ambientale. In linea con il focus speciale sul cambiamento climatico adottato dal Comitato ONU per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel 2023, il Vides Internazionale ha promosso un progetto in Tanzania, a Dar Es Salaam, che ha visto la partecipazione attiva dei minori nella protezione ambientale. I bambini si sono organizzati in environmental clubs, portando avanti attività di riforestazione, campagne di raccolta di rifiuti ed educazione ambientale, contribuendo al mantenimento di un ambiente sano, pulito e sostenibile.
Alla luce di tutto questo, desideriamo, quindi, ringraziare tutti i sostenitori, i volontari, i collaboratori e le suore salesiane che operano ogni giorno per fare in modo che gli articoli della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza non rimangano delle semplici norme astratte.