Viaggiando per la Siria ancora oggi si incrociano più camion carichi di armi che di generi alimentari. Strade polverose come viali di macerie. Un paese triturato dalla guerra e tutto da ricostruire.
Suor Vilma Tallone, Economa Generare FMA, racconta il suo ultimo viaggio nel paese “Mi impressionano le periferie delle città, con i palazzi, crivellati di colpi dei cannoni, bruciati all’interno, dove porte e finestre sono bocche aperte, annerite dal fumo… mi impressionano ancora di più le case dei villaggi, i piccoli negozi, gli atelier degli artigiani, le case di contadini, di piccoli produttori, abbattute, sventrate, una per una, con metodo, con ferocia. Aleppo è passata da 4 milioni di abitanti a ottocento. Anche la presenza cattolica è passata da 150mila fedeli a 40mila. Ma abbiamo riaperto un asilo ad Aleppo per cinquanta bambini in una struttura dell’Ordine di Malta con annesso un cortile che appartiene ad una colonia di ebrei e dove tutti sono i benvenuti.” è così che si pensa al futuro.
La presenza delle suore salesiane, Figlie di Maria Ausiliatrice non è mai venuta meno negli ultimi cento anni, neppure nelle fasi più cruenti del conflitto. Certo si è spostata nelle zone più protette: l’ospedale di Damasco è rimasto uno dei pochi presidi sanitari d’eccellenza sempre funzionanti. Ora si progetta a riaprire scuole e centri di sostegno per bambini, adolescenti, donne in cerca di una nuova identità lavorativa.
“Dopo questa enorme tragedia dobbiamo costruire – osserva Tallone – per questo diamo vita ad una campagna di raccolta fondi sia per sostenere le tre strutture già operative nel paese, sia per costruire due nuove scuole ad Aleppo e Damasco per bambini e pre-adolescenti. Scuole aperte a tutti.”
Per sostenere la speranza di chi è rimasto, offrire una prospettiva a coloro che sono rifugiati in campi di accoglienza e vorrebbe rientrare nel proprio paese, si è deciso di organizzare una SERATA INTERCULTURALE il 14 marzo, a Roma, presso l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice in via dell’Ateneo Salesiano 81 tra le 18,30 e le 22 un programma con danze, immagini, testimonianze, oggetti di artigiano e la possibilità di donare. Un momento conviviale, adatto alle famiglie, che prevede anche un apericena multietnico.
Per maggiori informazioni: info@missionegiovanifma.org