Oggi, 12 giugno, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile, quest’anno dedicata al tema del lavoro domestico. Infatti, il lavoro domestico dei minori è un fenomeno largamente diffuso e in costante aumento. Almeno 15,5 milioni di bambini (soprattutto bambine) sono vittime di questa forma nascosta di sfruttamento che comporta spesso anche abusi, violenze e rischi per la salute. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) il numero totale di minori lavoratori a livello mondiale è di 215 milioni.
«Nei Paesi in via di sviluppo, molti bambini sono costretti a lavorare perché sono orfani o separati dalle famiglie, o perché devono sostenere il reddito familiare. La crisi finanziaria globale ha ulteriormente spinto i minori ad avviarsi precocemente al lavoro, specie verso le forme di lavoro più pericolose. E per le bambine la situazione è ancora più pesante, perché oltre a lavorare, esse devono occuparsi dei lavori domestici e della cura dei fratellini più piccoli, rinunciando alla scuola. Se è vero che la povertà è il seme del problema, bisogna intervenire per spezzare il circolo vizioso povertà-lavoro minorile-ignoranza-povertà» ha dichiarato Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia, alla vigilia della Giornata contro il Lavoro Minorile
Nella lotta al lavoro minorile, il VIDES Internazionale e la FVGS Onlus credono profondamente nell’importanza di combattere questa piaga attraverso l’istruzione, unico mezzo per cambiare il futuro di tanti bambini, permettendo loro di sviluppare le proprie potenzialità e conoscere i propri diritti.