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Una best practice in India: il progetto “Difendiamo i Diritti dei Bambini” compie un anno!

Written by elisabetta

Con gioia vi comunichiamo che è ormai ben avviato il progetto che mira alla diffusione di una “cultura dei diritti dei bambini” in ben 60 villaggi di 6 Ispettorie indiane (Bangalore, Chennai, Guwahati, Kolkata, Mumbai, Shillong). Mantenendo il focus sul diritto all’educazione, sono state organizzate diverse attività formative, di sensibilizzazione e di networking coinvolgendo autorità nazionali e locali impegnate nella protezione dei diritti dei minori.

Questo progetto si sviluppa nelle aree rurali dell’India, dove la disoccupazione, gli scarsi livelli educativi (40% dei bambini abbandona la scuola prima dell’ottavo grado) e la mancanza di fonti di guadagno stabili sono le principali cause che portano numerose famiglie a sottoporre allo sfruttamento lavorativo o addirittura al traffico i propri figli. Spesso reclutati come lavoratori domestici o coinvolti nella prostituzione, i minori cadono così vittime di abusi e sfruttamento.
Le FMA, supportate dal VIDES Internazionale, hanno quindi lavorato per mitigare alcune pratiche diffuse come il lavoro minorile (17 milioni di bambini in India) e i matrimoni precoci (47% delle bambine vengono date in sposa prima dei 18 anni) attraverso campagne di sensibilizzazione aventi come target i genitori, i minori stessi e attori chiave nella promozione dei loro diritti. In particolare il diritto all’educazione è stato promosso come elemento chiave per il loro sviluppo integrale.

Le principali attività realizzate sono state:

– Creazione di 180 centri di studio serale (3 in ogni villaggio coinvolto) per prevenire l’abbandono scolastico. I centri hanno offerto lezioni giornaliere a 9.000 tra bambini e giovani. L’80% di loro ha concluso con successo l’anno scolastico e passa al livello successivo.
– Creazione di iniziative dette “Parlamento dei bambini” precedute da formazioni ad-hoc sui diritti umani e sui meccanismi di protezione per stimolare nei bambini e giovani una partecipazione attiva, critica e responsabile alla vita delle comunità. Circa 3.000 beneficiari sono stati attivamente coinvolti in questa attività.
– Creazione di Child Protection Committees e formazione per 200 membri (10 persone chiave in 20 villaggi in questo primo anno) nell’ambito dei diritti umani, diritti dei bambini e assistenza legale di base realizzando così una rete per la sicurezza dei bambini.
– Attuazione di attività di networking a livello nazionale e locale tra le Ispettorie, movimenti come AMRAT (Asian Movement of women religious against trafficking of women and children) e altri movimenti locali per creare consapevolezza sui temi dell’istruzione, del lavoro minorile e delle tutele legali per le donne e i bambini.
– Nelle 6 Ispettorie le Suore Salesiane e il personale laico (240 persone in totale) è stato inserito in un percorso di formazione, a livello locale e nazionale, sulla Politica di Protezione del Minore che ha permesso lo sviluppo di un piano d’azione nazionale per un’efficace implementazione di tali politiche e la loro divulgazione tra tutti gli attori coinvolti.

Questo progetto può essere sicuramente considerato una best practice e speriamo possa servire come linea guida per l’implementazione di progetti futuri, anche in altre aree del mondo dove è necessaria una maggiore consapevolezza dei diritti del bambino.

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