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Un compleanno indimenticabile

Written by patrizia

Oggi è il compleanno di Tio Garcia.

È un uomo che rispetto, alto e fiero, non più giovanissimo ma dal suo corpo vedi che nel lavoro non si è mai risparmiato. La sua auto non è nuova ma è pulita; veste pantaloni ben stirati e camicia bianca: contano già qualche lustro, ma sono custoditi e curati con dedizione fedele. Tratta chiunque con un rispetto gentile che sembra provenire da altri tempi, è disponibile e accogliente, sa ascoltare qualsiasi persona con la curiosità tipica di chi pensa che si impari sempre.

Oggi è il compleanno di Tio Garcia.

L’ho conosciuto il mese scorso. Avevo bisogno di ospitalità in un’altra città durante un viaggio e, tramite un amico in comune, mi aveva accolto nella sua casa, alla cieca. Ero rimasta colpita: l’abitazione era molto piccola, lui abita con la moglie, 5 dei suoi 9 figli e 2 dei suoi innumerevoli nipoti; c’è energia elettrica ma non acqua corrente. Mi era parso un luogo povero ma ero stata trattata da principessa: mi avevano offerto il cibo migliore presente in casa, mi avevano lasciato il letto anche se per loro significava dormire per terra,… Mi ero sentita male, non mi piace essere privilegiata, ma sapevo di non poter rifiutare quell’ospitalità perché sarebbe stato un’offesa; nella più autentica generosità, mi sembrava che mi avessero regalato con eleganza veramente tutto il niente (o quello che ai miei occhi di irriducibile occidentale era parso tale) che avevano e vivevano nella più rispettabile dignità, e avevo riflettuto lungamente sulla povertà nelle sue sfaccettature.

Oggi è il compleanno di Tio Garcia.

Non ho la minima idea di come si festeggi il compleanno di un papà in questa terra dai colori tanto accesi, di quali siano le dinamiche di una famiglia che pare piuttosto una tribù; essendo stata incoraggiata a domandare per poter comprendere, chiedo ingenuamente a uno dei figli come festeggeranno oggi.

“Non c’è niente. Magari riuscissimo a fare un dolce per cantare Tanti auguri ma non ci sono i soldi”.

Oggi è il compleanno di Tio Garcia e io mi sento raggelare e ribollire.

Vorrei scomparire per aver fatto una domanda tanto incauta, per non aver acceso il cervello prima di chiedere, per essere stata tanto indelicata. Qualsiasi cosa possa dire o fare sarebbe inutile o eccessiva.

Ripenso ai compleanni di mio papà e di mio nonno, quando ero bambina ma anche adesso, e con una commozione che brucia di nostalgia e rabbia penso al significato che abbia per me festeggiarli insieme: i disegni che regalavo da piccola, mangiare insieme e far soffiare un numero simbolico di candeline,… Ogni figlio, ogni nipote vuole sentirsi l’orgoglioso artefice di quel sorriso tanto significativo sul volto, ora con qualche ruga in più, dei propri cari e non posso nemmeno lontanamente immaginare la frustrazione di chi, a 23, 15 o 5 anni, senta il peso della tragica consapevolezza di non poter fare altro che cantare Tanti auguri cercando di mascherare alla bell’e meglio la propria tristezza.

Oggi è il compleanno di Tio Garcia e io non posso che pregare un po’ per celebrare il dono della vita: di festeggiare mi è passata la voglia.

Luena, 23 Settembre 2019

Benedetta 

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