Diari di Viaggio

Silvia Zardoni e la sua esperienza in Angola

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Mi chiamo Silvia, ho 39 anni e mi trovo dall’inizio di settembre in Angola, precisamente a Zango 3 (ad un’ora d’auto da Luanda, la capitale). Fortunata e felice di questi primi due mesi e mezzo di volontariato VIDES (tornerò a fine febbraio), perché pienamente accolta e voluta bene dagli angolani che frequentano la nostra missione e dalle suore salesiane con cui condivido le mie giornate.
A tavola rappresentiamo il mondo: Sr. Natalia è angolana, Sr. Shaaron filippina, Sr. Anna brasiliana ed io italiana. Non vuol dire solo portare a tavola un pezzo della propria cucina tradizionale, ma soprattutto condividere le proprie culture e commentare insieme le notizie locali e internazionali, per un arricchimento reciproco.
Che cosa mi piace di più di Zango? Che è una missione camaleontica, cioè che gli stessi spazi si trasformano in un batter di ciglia da luogo di culto a spazio-gioco. Quando esco dalla mia abitazione, a cinque metri mi trovo l’altare della messa, che si celebra all’aperto (da un mese beneficiamo di una tettoia per ripararci da pioggia e sole). Ma su quello stesso altare l’altro giorno mi trovavo con dei bambini a leggere, fare puzzle, colorare e creare semplici lavoretti con la carta. Un momento prima puoi assistere al silenzio adorante dell’adorazione eucaristica e poco dopo al canto gioioso e assordante del coro Santa Maria Goretti, composto da bambini e ragazzini.
Durante la settimana la dimensione parrocchiale si trasforma per lo più in dimensione educativa: il centro è una scuola professionale, con corsi di inglese, informatica, cucina, pasticceria, parrucchiere, segretariato, contabilità e, il mio preferito, alfabetizzazione (anche se la dimensione parrocchiale non manca mai, perché spesso si insegna con un sottofondo di canti dei vari cori che fanno le prove a pochi metri dalle aule).
I corsi di alfabetizzazione mirano ad aiutare giovani e adulti sopra i 15 anni nell’apprendimento della lingua portoghese. L’altro giorno una signora che usciva dall’aula mi ha detto: “sono felice perché sto imparando e non vedo l’ora di potere leggere la Bibbia”.
Io non ho mai letto tutta la Bibbia… e mi commuove vedere che queste persone, con fatica (perché l’apprendimento da adulti richiede uno sforzo maggiore), abbiano come obiettivo finale la lettura della Sacra Scrittura.
Insomma, si viene in missione per imparare e crescere anche nella fede.

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